martedì 19 marzo 2013

bergogl...



Appena eletto, il nuovo papa ha già cominciato a sbaragliare la concorrenza. Oggi, se si cerca la parola "francesco" su Google, delle prime 3 pagine di risultati (30 pagine totali), 25 sono per lui, 3 per il suo illustre predecessore di Assisi, una è la pagina relativa al nome proprio su Wikipedia, e una è quella di un negozio di scarpe (che gioirà di avere depositato il dominio omonimo...). Intanto, abbiamo capito che bisogna chiamarlo semplicemente Francesco e non Francesco I, "svista" in cui è incappata anche la radio vaticana. All'indomani dell'elezione ho cominciato a 'monitorare' su Internet l'apparizione di parole derivate dal nome dell'ex cardinale Bergoglio, che prima era assai poco conosciuto in Italia. L'aggettivo bergogliano è comparso quasi immediatamente: la prima attestazione risale al giorno dopo l'elezione (è qui, bisogna guardare nei commenti). In spagnolo, ovviamente, la stessa parola è già molto più diffusa. Sempre il 14 marzo, il giornalista Luca Telese ha lanciato un tweet chiedendosi "Come si dirà? Bergoglista?", che ha, ovviamente, dato vita a una serie di risposte da parte di vari 'cinguettatori' (o, se preferite, twitterologi), che hanno, tra le altre cose, fatto alcune proposte, tra il serio e il faceto. (E' sempre divertente vedere come nella pratica metalinguistica sia radicata l'idea che la "parola giusta" esiste e che occorre cercarla). C'è chi propone bergogliano, naturalmente, chi franceschista, chi - meno seriamente - bergoglione. E c'è, infine, chi propone bergoglioso, parola macedonia, che sfrutta la somiglianza di Bergoglio con orgoglio. Ecco una stima della produttività del nome Bergoglio in italiano ad oggi: bergogliano: 7, bergoglista: 4, bergoglioso: 5. Aggiornamenti nelle prossime settimane.

venerdì 8 marzo 2013

Vati-

Nell'aggiornarci sull'imminente comunicazione della data del conclave, la Repubblica di oggi presentava una galleria di foto sulla giornata di oggi in Vaticano con la dicitura Vatipics. E' possibile che il prefissoide Vati- sia in via di sviluppo e da tenere d'occhio. Il primo uso di questo elemento mi sembra debba essere fatto risalire allo scandalo Vatileaks. Wikipedia ne attribuisce la paternità al direttore della sala stampa della Santa Sede, Federico Lombardi. Il nome è chiaramente calcato su Wikileaks, il noto sito dedito alla diffusione di materiali riservati, e fa riferimento al fatto che lo scandalo che ha colpito il Vaticano è iniziato con la fuoriuscita di documenti segreti. Anche dal punto di vista formale, la parola Vatipics (mi sembra di capire che quella di oggi sia la prima attestazione) riprende Vatileaks. Sono quindi andato alla ricerca di altre parole in Vati-, per verificare la potenzialità del prefissoide. Formalmente, due sillabe che finiscono per vocale, come prefissoide è perfetto, ed è stato creato secondo lo stesso schema di diversi altri che sono oggi diffusi in italiano come pala-, petro-, ma anche euro-. Innanzitutto, cosa non troppo sorprendente, il Vatileaks è stato chiamato anche (non solo in italiano) Vatigate (sul suffissoide -gate ho già scritto nel post precedente). E soprattutto, ho scoperto che Vati- può essere usato (per ora occasionalmente, a dire il vero) davanti ad altre parole, non necessariamente di origine inglese. Ad esempio, il sito dell'Unione Cristiani Cattolici Razionali definisce (polemicamente) vati-laicisti, se ho capito bene, i vaticanisti di alcuni giornali dichiaratamente laici, e ho trovato una definizione dello Ior come vati-banca. In quest'ultimo caso, però, si tratta di una traduzione letterale dallo spagnolo vati-banco, che è decisamente più frequente. In lingue diverse dall'italiano, infatti, si trova qualche altro esempio di Vati- usato come prefissoide, ad esempio Vati-scandal, in inglese, sempre per il Vatileaks, e, in tedesco Vati-euros, mi sembra (per quanto mi consente di capire la mia competenza del tedesco), tuttavia, non con un senso polemico, ma per riferirsi veramente agli euro vaticani, certamente una rarità per i numismatici.